Gli oggetti compaiono e scompaiono
Gli oggetti compaiono e scompaiono. È come un orologio che fa tic-tac, tic-tac, tic-tac, ma tra il tic e il tac non c’è nulla. Il tic e il tac si sovrappongono al Silenzio. Durante la giornata, ci sono momenti in cui non c’è nulla da pensare e gli stati come la veglia, il sogno e il sonno profondo si sovrappongono al silenzio, a questa Coscienza che è il contenitore. È molto importante che il mentale sia informato, istruito a sapere che non c’è assenza di attività, poiché se non c’è attività c’è Presenza, Coscienza. Conoscete le sei direzioni: davanti, dietro, destra, sinistra, alto, basso. C’è una settima direzione, che il mentale non conosce, ma ne deve accettare l’esistenza. Così, vi troverete davanti ad una settima direzione possibile e questa settima direzione è il vostro cuore; è l’incrocio da cui emanano tutte le direzioni. Non lo sapete ancora, ma dovete restare aperti a questa possibilità. Il mentale deve essere informato, deve conoscere questa prospettiva con molta precisione. Il mentale può essere silenzioso e tranquillo in certi momenti, ma la natura del mentale è l’azione e quando il nostro Silenzio è ancora impregnato dal mentale ci si dice “voglio essere tranquillo”, e questo ha come riferimento la non tranquillità, quindi si è ancora nel dualismo, tranquillo/non-tranquillo. È solo nel momento in cui smettete di dire positivo/negativo, tranquillo/non-tranquillo che si stabilisce un silenzio che ricopre il tranquillo e il non-tranquillo, il positivo e il negativo, ricopre la dualità. Il nostro mentale e il nostro corpo sono in relazione. Direi che in prima istanza occorre acquisire la tranquillità corporea e non è che facendo riferimento a questa sensibilità corporea che potremo ritrovare la tranquillità del corpo. Il corpo e la sua sensibilità sono percepiti, il corpo è sensazione. Abbiamo una memoria organica e una fisica. Grazie a questa memoria posso ritrovarmi istantaneamente in uno stato di distensione
Jean Klein, "Présence de la beauté" (trad libera)
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